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Lettera dal Presepio 8-9/05

Siracusa Eventus 2005: Presepio, scuola di santità. Programma preventivo delle attività congressuali.

Conoscere l’Opera Praesepium: Gli albori del nuovo Presepismo, la conformazione al Vangelo.

Conoscere il territorio: Siracusa, presepi e natività a palazzo Bellomo.

Attualità:
- Il declino morale della "Cattolicissima".
- Benedetto XVI papa ecumenico.

Vox Informa:
- Alia: la presenza del Fondatore al Roveto ardente del RnS.
- Pergusa: testimonianza alla Due Giorni sulla "Famiglia".
- Riconoscimento ufficiale alla Delegazione di Modica.
- Trappeto e Niscemi: nuove delegazioni dell’Opera.
- A Trapani costituita la Delegazione dell’Opera.

Conoscere l'Opera Praesepium

GLI ALBORI DEL NUOVO PRESEPISMO
La conformazione al Vangelo

Nel discernimento e nel cammino della “vocazione presepiale” si deve pregare e intercedere, perché nel cuore del presepista si possa accendere il desiderio di volersi “conformare al Vangelo di Gesù”.
Conformazione significa “modellarsi” sulla Parola di Cristo Salvatore e tendere a diventare “alter Christus” in un costante combattimento spirituale, ove si intraprende seriamente un cammino di perfezionamento spirituale di vita. L’immagine sacramentale del Santo Presepio, che nella casa del presepista deve essere sempre esposta e pregata, deve suscitare innanzitutto l’impegno a conseguire il dono della “piccolezza evangelica”, senza il quale non è possibile alcun cammino spirituale e nessuna azione di “incarnazione” nel cuore Santo di Gesù Bambino e nel mondo per l’annuncio di Salvezza ai fratelli.

L’umiltà, in definitva, deve essere la pedana di lancio e la leva di primo genere per chiedere a Gesù di diventare il nostro unico Maestro di vita e, quindi, di farci penetrare secondo il Suo Cuore nella Parola evangelica di Verità, a cui dobbiamo conformare tutta la nostra esistenza.
La “conformazione al vangelo” chiederà, pertanto, al presepista una radicale azione di “spoliazione” delle vecchie certezze umane, delle vecchie abitudini e della vecchia mentalità; sarà, questo, un cammino non sempre facile, anzi sarà lungo e a volte tormentato e, in questa battaglia spirituale il presepista sarà chiamato a fare delle scelte di campo, dovrà prendere chiare decisioni per rompere con stili di vita difformi alla Parola di Gesù.

In tutto questo, guai a confidare nelle sole forze umane, anche di buona e sincera volontà di bene … non basta!
Occorre, pertanto, che il presepista viva di profonda preghiera, perché sarà la Grazia di Dio a tenerlo desto e costante nel cammino, a rialzarlo nelle cadute e negli scoraggiamenti e a conoscere i segreti della via verso la santità di vita.

Questa “via” tutta speciale è riservata a tutti, Dio non vuole escludere nessuno …siamo noi che con le nostre disobbedienze e le nostre infedeltà al Signore tronchiamo questo “cammino”, perché la tentazione ci fa pensare come gli Ebrei, alle “cipolle d’Egitto”, anche dopo aver esperimentato l’amore del Santo d’Israele nella liberazione della schiavitù.

Ecco allora la necessità della preghiera incessante, quella personale e quella comunitaria, l’indispensabilità della vita sacramentale intensa (S. Confessione-Eucarestia) e dell’esercizio dell’amore fraterno nei gesti concreti della Carità. Questo straordinario itinerario di vita spirituale condurrà il presepista ad esperimentare il frutto gustoso della “trasformazione in Cristo”.

Vincenzo Piccione d’Avola, fondatore dell’Opera

(continua n.p.n.)