Versione stampabile (pdf)

Lettera dal Presepio 6/05

Conoscere l’Opera Praesepium: Gli albori del nuovo Presepismo.

Conoscere il territorio: La cappella della Natività nella Basilica S. Maria Assunta in Petralia Sottana.

Attualità: Non votare per la morte, ma prega per la Vita.

Atti Ufficiali dell'Associazione: Ammissione nuovi Soci, Nomine, Riconoscimenti.

Vox Informa:
- L’Opera presente al I Convegno Diocesano di Cefalù.
- Conferenza del Fondatore dell’Opera a Valledolmo.
- La testimonianza di un amico dell’Opera.
- A Trapani la delegazione-cellula dell’Opera.

Canticum Novum

Conoscere l'Opera Praesepium

GLI ALBORI DEL MOVIMENTO SPIRITUALE PRESEPISTICO INTERNAZIONALE:
(AVOLA 1952 – GERACI SICULO 1987)
…Per una storia dell’Opera Praesepium

Fondatore indiscusso del Movimento Spirituale Presepistico Internazionale è il nostro Presidente, prof. Vincenzo Piccione d’Avola (28 LUGLIO 1952), che sin dalla tenera età e in forza dell’educazione di fede ricevuta dai suoi genitori nella sua natia Avola (Siracusa) e dalla Chiesa netina, di cui è figlio, ha avuto una predilezione carismatica e particolarissima per la spiritualità del Santo Presepio, del Dio che viene nella Storia e nel cuore dell’uomo. E così scrive al riguardo:

GLI ALBORI DEL NUOVO PRESEPISMO
“La specificità di questo nuovo approccio al Presepismo sta appunto nella riscoperta di una vera e propria spiritualità, che non si esaurisce solo nella devota contemplazione di un “presepe costruito”, di arte culta o di semplice artigianato popolare, o di mero dilettantismo domestico o individuale. Il discorso presepiale, attraverso questa riflessione, si sforza di andare oltre la semplice ostentazione di bravure e genialità artistiche e la consumata erudizione storica presepiale, elementi, questi, pur sempre validi e importanti, ma soggiacenti al “fatto spirituale” prioritario della memoria dell’Evento-Natale di Cristo. Nasce, allora, così la motivazione e l’esigenza di vivere attorno al Presepio una profondissima spiritualità, che parte dalla contemplazione del Mistero dell’Incarnazione, cioè dal Mistero grandioso di un Dio che viene in mezzo a noi, vestendosi della nostra carne e condividendo con noi tutto, tranne il peccato. Questo Dio nella carne è l’Unigenito Figlio eterno del Padre, grande e misericordioso, che accetta il progetto della Salvezza, di quella Salvezza da operare per noi uomini peccatori, attraverso il patibolo ignominioso della Croce.

Vi dico, carissimi, che è impossibile capire il Mistero del Presepio, se non assimiliamo bene e non contempliamo questo “progetto divino della nostra liberazione dal peccato eterno e dalla morte eterna”. Il Presepio, senza questa considerazione teologica, resta solo poesia, solo arte, solo ostentazione di genialità e di bravure, ma, è triste dirlo, non lascia niente nel nostro cuore, non costruisce nulla nella nostra anima, e, di converso, rimane solamente un trastullo, un hobby, un passatempo, vanità di vanità.

Sollecitato, allora, da questa intuizione e dalla realtà deludente di tante associazioni presepistiche, tutte concentrate, unicamente, nella ricerca affannosa di tecniche presepiali strabilianti, sempre più sofisticate, nella programmazione di mostre sempre più grandi e sempre più ricche di presepi e presepini, realizzati con i materiali più vari e disparati, lo Spirito Santo di Dio mi ha ispirato la fondazione di queste tre realtà spirituali presepistiche, l’Associazione Regionale, Nazionale e Internazionale, per porre dei solidi pilastri alla SPIRITUALITA’ DEL DIO CHE VIENE.”

Vincenzo Piccione d’Avola

(Prima puntata - continua)