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Numero 7 - Luglio 2005 |
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Archivio Vox Praesepis |
Sommario
Conoscere l’Opera Praesepium: Gli albori del nuovo Presepismo, il senso della vocazione presepiale. Conoscere il territorio: Le Natività nelle Chiese di Geraci. Attualità: Atti Ufficiali dell'Associazione: Ammissione nuovi Soci e nomine. Vox Informa: |
Conoscere il territorio Le Natività nelle chiese di Geraci Siculo Geraci Siculo, antichissima capitale della
Contea dei Signori Ventimiglia (sec.XI), proclamata solennemente “Città
internazionale del santo Presepio” nell’anno 1997, in occasione delle
celebrazioni del Decennale di fondazione dell’Opera, custodisce nel suo
seno artistico ben 15 chiese tra urbane e rupestri, di cui due
sconsacrate. Nella maggior Chiesa di Geraci, il Duomo di Santa Maria Maggiore, ab origine dedicato a Santa Maria della Neve, si custodisce, nella cappella del transetto laterale destro all’abside, l’artistico e taumaturgico quadro di Maria SS. l’Annunziata, compatrona della Città insieme a San Bartolomeo Apostolo, di epoca cinquecentesca e di probabile scuola antonelliana (Antonello da Messina). La magnifica e grande tela, portata annualmente in processione la seconda domenica di luglio, rappresenta il Mistero dell’Incarnazione con la raffigurazione dell’Arcangelo Gabriele, annunciante, e della Vergine Maria “Annunziata”, in atteggiamento di umile accettazione sotto il raggio dello Spirito Santo, che grandeggia in alto nella tela, sotto le sembianze di una bianca colomba. Poi, nella stessa Chiesa, nella seconda cappella, entrando a destra, detta del Rosario o delle Rose, dedicata appunto alla Madonna del Rosario, trovasi sulla parete sinistra un grande quadro del Pittore castelbuonese Giuseppe De Galbo (o De Garbo), che operò in epoca settecentesca, raffigurante l’ “Adorazione dei Pastori”. La tela è caratterizzata da una figura-luce, quella del Santo Bambino, che illumina tutti i volti della Santa famiglia e dei pastori adoranti, nei cui volti si legge l’espressione dello “stupore”. Nella Chiesa di Santa Maria La Porta, sopra l’altare maggiore, si può ammirare lo stupendo polittico marmoreo policromo, di scuola lauranesca, del sec. XVI, raffigurante nei vari quadri i vari momenti del farsi e del realizzarsi del Mistero dell’Incarnazione fino alla presentazione di Gesù al Tempio: Maria, Gesù e Giuseppe che varcano “la porta del Tempio”, mistero a cui è dedicata la Chiesa. In questo articolato polittico, nel corpo centrale ( a sinistra) c’è il pannello del Presepio, ove si scorge, in alto a destra dello stesso, la “vignetta” dell’annunzio dell’ Angelo ai pastori. Accanto a questo pannello si ammira poi quello centrale della “Presentazione al Tempio” e successivamente, a seguire in linea orizzontale, quello relativo alla “Fuga in Egitto”. La stessa cosa può dirsi del grandioso e monumentale polittico in pietra bianca policroma della Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, Patrono della Città, di mano di Domenico e Antonello Gagini, padre e figlio, raffigurante i santi Patroni di Geraci, incastonati a statue nelle nicchie laterali del polittico, con al centro una stupenda statua di una Madonna seduta con Bambino. Proprio sotto questa nicchia mariana centrale, si può ammirare il pannello col Presepio di una bellezza strepitosa per la finezza delle immagini plastiche, ove può osservarsi in alto a destra pure la “vignetta” dell’annunzio ai pastori, simile nella struttura tecnica a quella del polittico lauranesco della Chiesa di S. Maria la Porta. Infine, il Collegio di Maria di Geraci conserva delle artistiche teche con Bambinelli in cera, corredati di fiori di carta e di cera, con pizzi e merletti di pregio, di epoca settecentesca e ottocentesca, realizzate dalle monacande prima della professione dei voti solenni. Parecchie volte, grazie alla collaborazione generosa e sensibile culturalmente della defunta e compianta Superiora, Suor Maria Gabriella Sacco, la nostra Opera espose al pubblico nelle varie Mostre presepiali questi rari ed artistici reperti della tradizione monacale gereacese. Altri artistici Bambinelli di cera del sec. XVIII sono custoditi nel Monastero di clausura delle Benedettine e nella Chiesa Madre di santa Maria Maggiore. Dal diario storico-artistico presepiale del Fondatore |
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contatto, tranne situazioni urgenti, sarà bene prenotare e concordare
l’orario della conversazione telefonica di “ascolto fraterno” (338 4151232).
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