Numero 7 - Luglio 2005

Archivio Vox Praesepis

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Sommario

Lettera dal Presepio 7/05

Conoscere l’Opera Praesepium: Gli albori del nuovo Presepismo, il senso della vocazione presepiale.

Conoscere il territorio: Le Natività nelle Chiese di Geraci.

Attualità:
- Il 75% degli Italiani ha scelto la vita.
- Benedetto XVI e la santità di Karol.

Atti Ufficiali dell'Associazione: Ammissione nuovi Soci e nomine.

Vox Informa:
- La testimonianza sui temi della vita: Casa Famiglia Rosetta di CL.
- A Campofelice di Roccella la presenza del Fondatore nel "Rinnovamento nello Spirito Santo".
- Conferenza del Fondatore dell’Opera a Niscemi.
- Loreto 24/26 giugno: visita del Fondatore alla Santa Casa di Nazareth.
- Il "Corpus Domini" a Geraci Siculo nell’Anno dell’Eucarestia.
- A Trapani il primo nucleo di Amici del Presepio.

Canticum Novum

Lettera dal Presepio 7/05

In Estate a scuola di Sapienza
 

“Il timore di Dio è una scuola di sapienza, prima della gloria c’è l’umiltà.” (Proverbi 15, 33)
“…ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i luoghi di ravvedersi, perché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia…”( Atti 17, 30-31)

Carissimi Amici dell’Opera,
questo mese di luglio ci porta nel cuore dell’estate, una stagione dell’anno che invita al riposo e al sano godimento delle bellezze e dei frutti della natura, creata da Dio per il bene e la salute dell’uomo. Di certo, però, in questo periodo dobbiamo essere più vigilanti per evitare che il nostro cammino spirituale si possa affievolire e possa, quindi, cedere il passo al disimpegno totale, alle facili tentazioni di vivere la vita solo per se stessi.

Il “timor di Dio”, che è un dono dello Spirito Santo, deve allora accompagnarci in questo mese, illuminando i nostri giorni di una serena obbedienza alla Volontà di Dio; “il timore di Dio - come ci dice il libro dei Proverbi - è scuola di sapienza”, e non deve essere di certo “paura del Divino”, perché Dio innanzitutto è un Padre amoroso e misericordioso, “lento all’ira e grande nell’amore”.

Così, il riposo dei giorni estivi può tornare utile per un arricchimento della nostra vita spirituale, che con umiltà deve sempre mettersi alla sequela di Cristo, per imparare da Lui che è “mite e umile di cuore”. Allora, smesso temporaneamente il peso e la fatica del lavoro quotidiano, mettiamoci alla “scuola di Gesù”: sarà la Sua Presenza viva nella Sua Parola evangelica e nell’Ostia eucaristica a concederci il gusto del sapore e la visione della bellezza soave della “familiarità e dell’intimità” con Lui e, attraverso Lui, col Padre, nella forza travolgente, rinvigorente e rigenerante dello Spirito Santo.
Ecco, cari fratelli e care sorelle del Presepio, questa è l’esperienza viva della Sapienza,
che il Signore concede a coloro che gli sono fedeli e la desiderano ardentemente.
Dice il salmista: “Gustate e vedete come è buono il Signore”; la Sapienza divina ci educa a saper gustare la Parola di Verità, ci insegna il modo per vedere e per capire quale è la Volontà di Dio sopra di noi, ci concede quella “vista spirituale” per saper leggere sul Libro di Dio e per comprendere i “gesti” del Suo Dito santo, che indica la strada del “ravvedimento” e della disponibilità docile a lasciarci giudicare dai Suoi “richiami” paterni della Sua Parola di Vita.

Invocare e chiedere la Sapienza divina è, anche, saper ritornare alla preghiera del cuore, a quel silenzio orante dove solo l’Altissimo parla alla nostra anima; è, ancora, vivere con i nostri fratelli l’esperienza del Cenacolo, ove Gesù alita lo Spirito su coloro che della Sua scuola si fanno “discepoli”.

L’amico del Presepio, adoratore in spirito e verità del Piccolo Maestro della mangiatoia di Bethlem, nella bella e prorompente stagione estiva non può e non deve mettere in ferie la propria vocazione di presepista, che lo chiama incessantemente a vivere in ogni istante della sua vita
il mirabile Mistero dell’Incarnazione.

L’estate, in realtà, ci offre tante possibilità di incontrare i fratelli, di conoscere altri amici, di fare esperienze nuove … ecco allora il tempo propizio per “incarnarci” nelle problematiche dei fratelli, di far sentire la nostra compagnia come la vicinanza di un Dio che continua a “farsi carne”, per donarci la vera gioia
e la vera libertà che nessuno può rapire.

Vivere nel “timore di Dio” e nel costante e sincero “ravvedimento” è, di certo, incarnare la preghiera del Padre nella nostra storia e nella nostra giornata terrena.
Il Padre Nostro, che recitiamo a volte meccanicamente, è, in realtà, il programma giornaliero di vita; con questa preghiera, insegnataci dallo stesso Gesù, veniamo istruiti sul Padre che è Signore del Cielo e della terra, siamo invitati, altresì, a metterci sotto la Sua Signoria e di lodarlo incessantemente col cuore di figli per la Sua Bontà, per la Sua Fedeltà e per il Suo Amore eterno.

Santificare il Suo Nome, rendere a Lui solo la lode, la gloria, l’onore e la benedizione, significherà, quindi, per la nostra esistenza la scelta totale di Lui, l’abbattimento di tutti quegli idoli (egoismo, prestigio, denaro, sesso, superbia, orgoglio, odio, potere, vendette), che spesso hanno dominato la nostra vita.

Riconoscere e vivere nella Santità di Dio sarà, allora, per noi uscire dal tunnel delle meschinità e delle miserie del peccato e tuffarci senza condizioni predefinite nella Sua Misericordia, che è progetto di “rinnovamento nello Spirito Santo” e, quindi, di santità per la nostra vita.

Dio è il disegnatore perfetto delle linee personali della nostra veste di santità:
è un disegno divino, questo, che si realizza cammin facendo, nel nostro “lavoro” che abbiamo scelto di svolgere nella “vigna dell’Eterno”, il Suo Regno, che Gesù stesso ha voluto paragonare a un tesoro nascosto nel campo, a una dracma smarrita e poi ritrovata, a una perla preziosissima, a una rete gettata nel mare, a un granellino di senapa, al lievito che fermenta la pasta,
al buon seme che cresce con la zizzania (cfr. Matteo cap. 13,1- 58).

Nella realtà del “Regno”, nella fatica diuturna della predicazione della Parola, nel combattimento spirituale, nel cammino di santità sperimentiamo la durezza e la dolcezza della Volontà di Dio sulla nostra umanità; Volontà divina che, in parole povere, deve essere vissuta come quell’atteggiamento dell’amato (creatura umana) verso l’Amante fedele (Dio), cioè con quel desidero ardente di fare di tutto per non dispiacere le aspettative di un Amore così totale ed esclusivo.

In questa “scuola d’amore” il Padre ci dona il pane, segno della Sua attenzione provvidente, per ogni giorno della nostra vita: proprio Lui che “veste i gigli dei campi e nutre gli uccelli del cielo che non seminano e non mietono”; è sempre Lui, che ci dona il Figlio, “Pane vivo disceso dal Cielo”, per offrirci quella “vita che non perisce” col Pane della Grazia. Questo speciale nutrimento dell’anima è il frutto della Sua eterna alleanza e misericordia, pegno di eterna pace per noi, perché costantemente siamo chiamati a condonare i debiti, le mancanze e il male operato, magari perpetrato, dai nostri fratelli nei nostri confronti; proprio in questo Pane di Vita, in definitiva, c’è quell’Amore “donato nella forza della misericordia”, per mezzo del quale si potranno vincere tutte le tentazioni del maligno principe del mondo, che attentano alla nostra amicizia con Dio e vorrebbero legarci eternamente a progetti di male, di dannazione e di morte.

Così, in questo caldo mese di Luglio frequentiamo con assiduità questa “scuola della Sapienza” che è scuola di santità, capace di promuoverci a “nuove creature”, per ricostituire una umanità risanata, pacificata e trasformata dalla forza
dell’ unico vero, santo e sublime Amore che salva.

E, allora, sollecitati da questa nuova Luce, come essere i discepoli diligenti e zelanti di questa “scuola divina”?

Createvi con sincero impegno e zelo nella vostra casa di città o di villeggiatura una “cattedra della Parola di Dio”,
ponetevi il Libro Santo della Bibbia, lasciatelo sempre aperto,
perché Dio non interrompe mai il Suo dialogo con Voi!

Ponete accanto al Libro della Sacra Scrittura una candela, che, accesa nel tempo della “scuola di Sapienza”, è il segno della nostra fragilità, ma è anche l’immagine della nostra fede che vive, arde e si consuma dinanzi al Signore.
Ponete, ancora, ai piedi di questa “cattedra di Sapienza” un fiore, una pianta, simbolo della nostra vita nella sua finitezza, che riceve, però, luce ed energia dalla forza della Parola. In un momento della giornata, il più adatto a vivere nel silenzio e nella preghiera, poniamoci ai piedi di questa “cattedra”, magari accovacciati su un tappeto, e invochiamo lo Spirito Santo di Dio su tutta la nostra persona: nel silenzio, si elevi da tutto il nostro essere l’invocazione:

“Veni, Domine Jesu”, “vieni, Signore Gesù”…Vieni Spirito Santo di Dio…
“vieni Spirito di Sapienza, di Consiglio, di Intelletto, di Fortezza, di Scienza, di Pietà, di Timor di Dio, vieni nella fagilità del tempio di questo mio corpo, in questa mia anima che anela a Te,
“come una cerva … ai corsi delle acque”.
“Vieni Fuoco che rigenera, vieni Vento che travolge, vieni Acqua che spegne l’arsura, vieni Balsamo per le nostre ferite, vieni Luce potente delle menti,
vieni Consolatore perfetto delle fatiche e delle angustie, vieni Spirito Santissimo di Dio, Padre di ogni Nuova Creazione”. Amen

Leggete la pagina aperta della Bibbia, dove gli occhi vi cadono, non prolungate troppo la lettura, poi, nel silenzio orante, in un itinerario di cuore e di mente nel seno santo di Dio, lasciatevi condurre dallo Spirito: …Lui sarà il vostro Maestro … Lui vi insegnerà a percorrere le vie misteriose della contemplazione divina …
…Lui vi farà entrare in dialogo intimo con la Santa Famiglia Trinitaria.
Il tempo di questa speciale “scuola di preghiera” vivetelo con la compagnia di Maria, attraverso una Sua Icona e la santa corona del Rosario: chiediamo sempre alla Madre del Cenacolo la sua assistenza in questa scuola di Sapienza.

Lo spazio, la durata e l’intensità di questo “momento tutto di Dio” sarà Lui stesso a stabilirlo, ciò che più conta in questa esperienza è riuscire a fare il vuoto attorno a sé, creare con la mente un vero e proprio deserto di silenzio in noi; questo è, in realtà, un umile e docile “ mettersi dinanzi alla Maestà Divina” con cuore libero e sciolto da altri pensieri, cure e preoccupazioni, che possono impedire o distrarre la bellezza di questa forte sperimentazione della Presenza viva di Dio nella nostra vita.

Ripetete nei giorni questa esperienza di ricerca del “gusto” di questa santa frequentazione scolastica dello Spirito e della Parola di Dio, …solo così sentirete in voi, giorno dopo giorno, come una forte calamita che vi attrae in quel luogo della vostra casa. Dopo le prime esperienze, ricercherete voi stessi spazi maggiori di tempo di silenzio, magari più volte in un giorno:
è l’Amante che reclama l’amato!

Se volete, potete coinvolgere in questa straordinaria esperienza spirituale altri che sentono sinceramente l’esigenza di immergersi in questo mare santo della Sapienza, con i quali, per altro, alla fine di questa particolarissima “lectio divina”, con semplicità di cuore e con l’ansia di apprendere sempre di più dalla Fonte divina di Verità, potete condividere le riflessioni, le risonanze spirituali, i richiami e gli insegnamenti ricevuti nel silenzio orante dal Signore.

Provare per credere!

Buone e sante vacanze a scuola di Sapienza, nella consapevolezza che la nostra fede non va in ferie e, pertanto, il discepolo verace resta sempre al servizio del suo Signore, della santa Madre Chiesa e dei fratelli.

Vostro Ictùs
 

Testimonianza sui temi della vita
Caltanissetta, 2 Giugno.

Espressamente richiesto dal delegato regionale per la pastorale familiare del “Rinnovamento nello Spirito Santo” Sicilia, Martin Milone, il nostro Fondatore ha parlato dei valori della vita, nella forma della testimonianza, ai gruppi del RnS della diocesi di Caltanissetta, riuniti in ritiro spirituale nei lussureggianti ed accoglienti locali della Casa Famiglia “Rosetta”.

Il Fondatore e il Rinnovamento nello Spirito
Campofelice di Roccella (PA), 5-7 Giugno.

Dall’anno 2004 è nata una magnifica collaborazione viva, fraterna, operosa e sentita tra il Fondatore e il movimento ecclesiale “Rinnovamento nello Spirito Santo”. Primo atto di questo incontro è stato il momento dell’effusione di Spirito, avvenuta sul nostro Presidente-Fondatore in data 22 agosto 2004.

Nell’Eventus del 3/5 dicembre 2004 abbiamo registrato la collaborazione del RnS nell’animazione della preghiera e del canto e, grazie a questa presenza carismatica, copiosi sono stati i frutti di bene ricevuti da tutti i numerosi congressisti.

Il 5 e il 7 giugno scorsi, il nostro Fondatore ha partecipato a Campofelice di Roccella, anche nella sua veste di delegato ecumenico RnS Sicilia, a particolari incontri di formazione e di preghiera, che sono culminati nell’adorazione eucaristica del “roveto ardente” nella tarda serata del 7 giugno, alla presenza del Vescovo di Cefalù, Mons. Francesco Sgalambro, nella splendida Basilica – Cattedrale di Cristo Salvatore Pantocratore.

Conferenza del Fondatore sull'arte "messaggio"
Niscemi (CL), Biblioteca Comunale “Mario Gori”, 19 Giugno.

Invitato dal delegato in pectore della Città di Niscemi, il Cav. M° Salvatore Pepi, accompagnato dal delegato di zona della Provincia Nissena, il M° Umberto Scarantino, il nostro Fondatore, il 19 giugno scorso, ha tenuto una dotta conferenza sull’ “Arte-valori-messaggio”, in occasione della Personale d’Arte di opere a pastello policromo del M°Pepi sul tema “Messaggi, sipari e collage d’amore”, negli splendidi locali restaurati dell’antico Convento delle Grazie, oggi adibiti a efficiente Biblioteca Comunale, intitolata all’illustre figura dell’intellettuale niscemese “Mario Gori”.

Visita-pellegrinaggio del Fondatore alla santa casa di Nazareth
Loreto, 24/26 Giugno.

Il nostro fondatore, nella sua qualità di delegato regionale RnS Sicilia per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, ha partecipato a Loreto (Ancona) a un Incontro sull’Ecumenismo.

Il prof. Piccione in detto incontro ha portato la sua esperienza sulle problematiche ecumeniche che studia sin dagli anni universitari catanesi; infatti, in sede di laurea in filosofia, nel giugno 1978, il nostro fondatore discusse una tesi sperimentale su “L’ECUMENISMO OGGI”.

Pochi anni dopo, nel 1986, diede alla stampa la sua ricerca ecumenica, con una spiccata predilezione per la studio delle chiese nate dalla Riforma Protestante:
V. Piccione, IL PROBLEMA STORICO DELL’ECUMENISMO, Edizioni Le Madonie, Castelbuono 1986.

Nel tempo del suo soggiorno nelle Marche, il nostro fondatore, di profondo spirito mariano, si è voluto recare in visita-pellegrinaggio al Santuario Nazionale della Madonna lauretana, ove si custodisce la cosidetta Santa Casa di Loreto, che, per fede crediamo sia stata la Casa della Santa Famiglia di Nazareth, trasportata in modo del tutto prodigioso dagli Angeli a Loreto.

Il "Corpus Domini" nella città Internazionale del Presepio Geraci Siculo

Primo Congresso Eucaristico nella Città-Presepio L'Eucaristia fonte e culmine della nostra vita.

[articolo completo]

A Trapani nato il "primo nucleo di presepisti dell'Opera"

Nello scorso mese di giugno il Consiglio Direttivo dell’Opera ha ammesso nella qualifica di soci ordinari il “primo nucleo” composto di 12 presepisti trapanesi.

Chiaramente siamo nelle prime fasi della formazione della delegazione-cellula della Provincia di Trapani, che, nel momento in cui raggiungerà il numero prescritto di soci, voluto dal Regolamento, potrà essere istituita ufficialmente.

In questo momento, il Presidente dell’Opera ha nominato, in questa fase della formazione della cellula presepiale, il sig. Giuseppe Pellegrino delegato-referente
dell’Opera, il quale avrà il compito di rappresentare ufficialmente questo primo “nucleo di presepisti” e, in secondo luogo, ha avuto l’incarico di fornire una rosa di tre nomi possibili, corredata di curricula personali, per la nomina ufficiale, da parte del Consiglio Direttivo dell’Opera, del DELEGATO PROVINCIALE DI ZONA per la provincia di Trapani.

La nomina del delegato avvierà la procedura ufficiale per la formazione della CELLULA PRESEPIALE PROVINCIALE, che sarà costituita non appena si sarà associato il 20° socio ordinario, residente nella provincia di Trapani.

Ai presepisti di Trapani e provincia auguriamo buon lavoro.


Con Vox Praesepis l’Opera ha già aperto il CENTRO DI “ASCOLTO FRATERNO”

Per tutti coloro che intendono mettersi in contatto, tranne situazioni urgenti, sarà bene prenotare e concordare l’orario della conversazione telefonica di “ascolto fraterno” (338 4151232). La conversazione telefonica sarà sempre di un massimo di 15 minuti (poi si valuterà da caso a caso).
Ci si presenterà solo col nome di battesimo, rimangono facoltativi i recapiti personali (indirizzo, telefoni, e-mail) e le generalità complete; SONO NECESSARI PER COLORO CHE VOGLIONO CONTINUARE AD AVERE UN RAPPORTO EPISTOLARE).

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Tutti coloro che scriveranno a “LETTERE DAL PRESEPIO” riceveranno una risposta personale riservata
per via postale ordinaria (o prioritaria se richiesta espressamente) o per via e-mail o telefonica (338 4151232).
Indirizzare a: “LETTERE DAL PRESEPIO”
presso Opera Praesepium
Viale Europa 17
90010 GERACI SICULO (Palermo)

Offerte a sostegno del servizio fraterno “LETTERE DAL PRESEPIO” e “CENTRO ASCOLTO FRATERNO”
da versare a mezzo vaglia postale da intestare a
 PROF. VINCENZO PICCIONE, presidente Opera Praesepium ed indirizzare come sopra.