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Numero 5 - Maggio 2005 |
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Archivio Vox Praesepis |
Sommario
Conoscere l’Opera Praesepium: il motto e la bandiera dell'Opera. Conoscere il territorio: Gratteri, il presepe d'epoca nella Chiesa Madre di S. Michele Arcangelo. Attualità: Referendum ed elezioni: saper scegliere. Atti ufficiali: E-mail degli Amici del Presepio: risonanze e pensieri per Giovanni Paolo II. Recensioni: G. Morale, Paulu Piulu. Vox Informa: |
Conoscere il territorio GRATTERI: IL
PRESEPE D'EPOCA Nel versante nord-ovest del Parco delle Madonie, nella Diocesi di Cefalù (Palermo), trovasi ubicato l’antichissimo centro urbano di GRATTERI, prestigioso borgo d’epoca medievale per la memoria storica della Contea Ventimigliana di Gratteri e Collesano (sec. XIII), sorella minore della Prima Contea d’Italia, la Contea Ventimigliana di Geraci (sec. XII), che tanta parte ebbero, sia l’una che l’altra, nella storia della Sicilia medievale. Nel Duomo di questa cittadina madonita, dedicato a San Michele Arcangelo, da qualche anno si conserva, in una custodia di vetro (cm 160 x 80 x 70) sotto il cavo di un’altare laterale (altare della Madonna del Rosario tra San Domenico e Santa Caterina da Siena- statua in cartapesta policroma di artigianato leccese - sec.XIX/XX - realizzata da Luigi Guacci), un artistico presepio a statue mobili, in terracotta, legno e stoffa, di chiaro gusto napoletano. Il presepe storico-artistico è databile intorno alla seconda metà del sec. XVIII(anche se alcuni personaggi sono dei primi anni del sec.XIX) e consta di circa 18 personaggi, circa 10 animali e oggetti vari in miniatura ( turibolo in argento di un angelo, doni dei magi in argento, verdure e frutti, stoviglierie varie, strumenti musicali, zampogna etc…) ; è pervenuto all’Arciprete-Parroco di Gratteri – Don Santo Scileppi – da una fortunata munificenza, ad opera di una gratterese Lucia Gussio, antiquario in Roma, che ne ha pure stilato la scheda tecnica storico-artistica, di cui qui di seguito riportiamo alcuni brani. Su espresso e cortese invito del
Parroco, in data 22 aprile 2005, abbiamo proceduto a una visita a detto
Presepio e ci siamo resi subito conto di trovarci dinanzi a un’ opera di
pregio, tanto da poter essere annoverata tra i reperti presepiali tra i
più prestigiosi delle Madonie. Scrive al riguardo la donatrice Lucia
Gussio: A quanto ha scritto sul presepe di Gratteri la donatrice, a noi corre l’obbligo di aggiungere il fatto che il Presepe napoletano, in realtà, pur essendo nella sua rappresentazione plastica una fotografia del mondo popolare napoletano, non trova le sue radici in ambiti artigiano-popolari, bensì in una finissima “arte culta” di maestranze selezionate, le cui realizzazioni artistiche presepiali ornavano le dimore curiali dei Reali di Napoli e i palazzi della nobiltà napoletana borbonica. Quindi, il Presepe di Napoli nasce in un ambiente aulico, di corte, di patriziato ed assurge a “status symbol” della nobiltà partenopea, infatti, se il Re di Napoli fece allestire quello splendido presepe nel Palazzo reale di Caserta, i nobili, dal canto loro, solo per emulazione ed ostentazione “aristocratica” e non di fede, facevano a gara per avere nelle loro dimore patrizie artistici e “ ricchi” presepi di pregiata fattura. Solo molto tempo dopo, grazie alle
catechesi popolari di San Gaetano da Tiene, questi presepi entrarono
pure nelle chiese napoletane e nelle famiglie umili e anche in quelle
della nascente borghesia della seconda metà dell’800. Quando poi, il
presepe divenne davvero “popolare” ed entrò nelle povere case del
proletariato suburbano partenopeo, i nuovi personaggi, sia nei materiali
che nella fattura, che si costruivano tra la fine dell’800 e i primi
dell’900, perdettero il fasto, la ricchezza e la foggia patrizia degli
abiti del “presepe aulico settecentesco” e fu così, che il presepe
propriamente “popolare” vestì l’abito dell’umiltà e della fervente
religiosità; solo per avere un’idea basta pensare a quel presepe, povero
e popolare, in quel capolavoro della drammaturgia napoletana di Eduardo
De Filippo, “Natale in casa Cupiello”, dove il protagonista con ingenua
semplicità dice alla moglie e ai figli, nella drammaticità di una
situazione di vita: ____ Nel corso della visita a Gratteri il Rev.mo Parroco, Padre Scileppi, oltre ad accoglierci calorosamente e con i segni dell’ospitalità fraterna, a conclusione della Santa Messa, nel primo giorno dell’ostensione della Sacra Reliquia delle Spine di Cristo ( nel novenario della Festa), ci ha offerto la possibilità di presentare ai fedeli presenti l’Opera Internazionale Praesepium, la sua storia e la spiritualità, nonchè le nostre varie attività congressuali e di promozione concorsuale culturale e artistica. A conclusione della nostra visita in Gratteri, il Parroco ha chiesto di partecipare alle nostre attività di promozione presepistica, anche allo scopo di far conoscere a un pubblico più vasto il prezioso reperto presepiale della sua Parrocchia, iscrivendo tutta la creazione presepiale alle sezione storico-artistica del Premio Nazionale “Praesepium Italiae” e del Premio Internazionale “Praesepium Populi”. Invitiamo, pertanto, i nostri
soci, amici e simpatizzanti a recarsi in visita nel “borgo medievale” di
Gratteri, per poter visitare questa significativa opera presepiale e
anche Dal Diario di viaggio del
Fondatore, 22 aprile 2005 |
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Tutti coloro che scriveranno a “LETTERE DAL
PRESEPIO” riceveranno una risposta personale riservata
per via postale ordinaria (o prioritaria se richiesta espressamente) o per via
e-mail o telefonica (338 4151232).
Indirizzare a: “LETTERE DAL PRESEPIO”
presso Opera Praesepium
Viale Europa 17
90010 GERACI SICULO (Palermo)
Offerte a sostegno del servizio fraterno “LETTERE
DAL PRESEPIO” e “CENTRO ASCOLTO FRATERNO”
da versare a mezzo vaglia postale da intestare a
PROF. VINCENZO PICCIONE, presidente Opera Praesepium ed indirizzare come sopra.