Sommario
Lettera dal Presepio
3/05
Conoscere l’Opera Praesepium: il
nuovo inno dell’Opera.
Dallo Statuto dell’Associazione: il Battesimo Presepisitico.
Conoscere
il Territorio: Madonie: Pollina presepistica.
Dal
Diario di Viaggio: Visita commissariale a Pollina.
Vox
Informa:
- AD 2005: 3° anno di Preparazione al XX di
Fondazione
- Nuova delegazione in Puglia
- Il libro di Giorgio Morale
- Nella casa-museo esposte le opere del Maestro Cascella
- Una delegazione per la Lombardia?
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Conoscere
l’Opera Praesepium
“Veni, Domine Jesu!”
(1997-2003)
IL NUOVO INNO DELL’OPERA
Nel 1997, in occasione delle Celebrazioni del Decennale (1987-1997)
di Fondazione dell’Opera (Geraci Siculo, Hotel Ventimiglia 6/8 dicembre
1997), il M° Diego Cannizzaro, organista, fu invitato dal Fondatore
dell’Opera, Prof. Vincenzo Piccione d’Avola, a comporre la melodia per
un Inno ufficiale degli “Amici del Presepio”.
Il M° Cannizzaro compose una stupenda melodia a carattere pastorale,
sprovvista però di un testo poetico da poter cantare.
Dal 1997 sino al 2002 l’inno del Cannizzaro, che l’Opera battezzò col
motto dell’Opera “Veni, Domine Jesu!”, venne ascoltato ad
apertura di tutti i Congressi-Eventus.
Nell’anno 2003 si inserisce provvidenzialmente nell’Opera, grazie alla
partecipazione al Premio “Historiae”, il M° Emanuele Marino, nativo di
Avola (SR) e vivente a Roma sin dalla tenera età, al quale il Fondatore
rappresenta l’esigenza di avere un Inno ufficiale dell’Opera con testo
poetico da poter cantare. Si fece un tentativo di mettere le parole alla
melodia dell’Inno del Cannizzaro, però, l’operazione presentò subito
delle difficoltà tecniche e si optò per la soluzione di lasciare l’Inno
del 1997 solo per l’ascolto, mentre si scelse la soluzione di comporre
un nuovo Inno su un testo poetico, a cui posero mano il Prof. Vincenzo
Piccione e il M° Emanuele Marino.
Nel momento in cui il testo poetico del nuovo Inno risultò perfetto
nella metrica del verso, il M° Marino seppe coinvolgere nell’operazione
“Nuovo Inno” il valentissimo Maestro compositore Alessandro Galluccio,
dell’Accademia Santa Cecilia in Roma, il quale mostrò subito grandissima
disponibilità alla creazione di una melodia appropriata, per altro,
aderendo magistralmente alle indicazioni suggerite dal Fondatore
dell’Opera.
Al riguardo riportiamo una breve citazione della lettera scritta dal
Fondatore al M° Galluccio:
“… se la S.V. Ill.ma ce lo consente, desidereremmo darLe delle
indicazioni sulla melodia dell’Inno da comporre: innanzitutto deve
essere un inno solenne e gioioso, quasi una “marcia pastorale” (perdoni
l’improprietà di linguaggio musicale) che annuncia e celebra una grande
FESTA, la nascita del Salvatore.
Il canto dell’Inno deve riscaldare gli animi dei presepisti che ogni
giorno devono riscoprire il Presepe nel loro cuore e nella loro vita; è
così, che gli elementi musicali della “solennità” e della festa gioiosa
devono pure far sentire l’umile coralità di preghiera dei veri adoratori
di Gesù Bambino.
Non so come meglio esplicitare… tuttavia, in modo assai sintetico,
l’INNO dovrà essere SOLENNE, TRIONFALE-PASTORALE, GIOIOSO-FESTOSO,
VIBRANTE-ORANTE-COINVOLGENTE.”
(dall’ “Epistolario del Fondatore”, Nota prot. n.02/03 del 7 gennaio
2003: Lettera al Maestro Alessandro Galluccio – Roma)
L’Inno nuovo dell’Opera, con lo stesso titolo di “Veni, Domine Jesu!”,
grazie alla fattività del M° Marino, venne affidato per la prima
esecuzione al magnifico Coro “Le voci d’argento” di Latina,
magistralmente diretto dal
M° Rosella Marino Campi.
L’ inaugurazione ufficiale del nuovo Inno, “prima” in Sicilia, ha avuto
luogo ad apertura ufficiale del 16° EVENTUS 2003– Attività Congressuali
dell’Opera – a Cefalù, nella splendida e lussureggiante cornice
dell’Hotel Kalura , il 12 dicembre 2003 (Cefalù Eventus 2003 – Hotel
Kalura, 12/14 dicembre 2003 – I anno di preghiera e di preparazione alle
celebrazioni del Ventennale di Fondazione dell’Opera 1987-2007), con il
prestigioso intervento dei Compositori Marino e Galluccio e del
Magnifico Coro “Le Voci d’argento” di Latina.
Nella fausta occasione i Maestri Marino Emanuele, Alessandro Galluccio e
Rosella Marino Campi sono stati insigniti della prestigiosa onorificenza
vitalizia di Soci Onorari dell’Opera, con il conferimento dello
“Zampognaro d’oro”, mentre al Coro “Le voci d’argento” di Latina è stata
conferita la “Natività d’oro” per la magistrale esecuzione dell’Inno e
per la generosa e fraterna collaborazione.
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